Siamo nati alla fine degli anni ’70. I Pink Floyd stavano per pubblicare The Wall e il Walkman debuttava sul mercato.
Anche nel mondo della comunicazione si respirava aria di cambiamento. Lucia e Livio Garavaglia, tra i primi in Italia, decisero di fondare un’agenzia interamente dedicata al branding e al packaging.
Era una piccola rivoluzione: ad occuparsene, prima di allora, erano solo le agenzie di pubblicità tradizionali.
Per Lucia e Livio gli anni ’80 sono stati soprattutto di anni crescita. Grazie alla specializzazione e a quella combinazione di determinazione e creatività che raccontava i loro due caratteri, arrivarono i primi clienti di rilievo, da Barilla a Buitoni e Pavesi, con lavori che hanno fatto la storia del branding italiano.
Per fare un tuffo
nei meravigliosi ‘80,
rivedeteli QUI.
Gli anni ‘90 li abbiamo iniziati cantando a squarciagola nei Karaoke, li abbiamo vissuti giocando su Game Boy e Playstation, e li abbiamo conclusi sbuffando, seduti davanti a computer che non partivano mai.
Il lavoro di Break iniziava a ricevere
riconoscimenti da Paesi di tutto il mondo,
fra tutti il Regno Unito.
Arrivano i telefonini: iniziano a squillare le borse e le tasche di tutti i cappotti. In Break si prepara un cambio generazionale, da Lucia e Livio ai figli Paola e Giorgio.
Creatività e valori aziendali non saranno soltanto appresi, quanto assimilati, condivisi e fatti propri, vivendoli in prima persona.
È in questo mondo sempre più connesso e informato che Paola e Giorgio prendono definitivamente. In mano le redini dell’azienda. E conseguono presto notevoli risultati insieme al loro team: il gusto contemporaneo e attuale dei nuovi lavori porta a grandi progetti, nuovi clienti e all’entrata in nuovi mercati, dalla Russia al Medio ed Estremo Oriente.
La sfida vinta è stata prima di tutto questa:
portare in un contesto globale e competitivo
i valori della conduzione familiare.