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SCENARIO

Negli ultimi anni il mercato degli alcolici negli Stati Uniti ha visto aumentare considerevolmente le vendite degli amari. La riscoperta della categoria è avvenuta grazie a una tendenza che ha visto i barman dei locali più influenti e gli appassionati di cocktail ricercare prodotti tradizionali dal sapore autentico. Lo storico amaro milanese Rabarbaro Zucca, seppur apprezzato, era scarsamente reperibile. ILLVA Saronno ha quindi deciso di rilanciarlo con l’originale ricetta del 1845 (gradazione 30%) e una veste rinnovata.

OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE

A partire dagli anni 2000 Rabarbaro Zucca si è dato un’immagine essenziale e moderna, potendo contare sulla notorietà del suo passato in Italia. Sul mercato statunitense, era invece necessario valorizzare appieno la storicità del marchio, recuperando i valori espressi dall’etichetta originale e rendendoli più fruibili e leggibili a un consumatore moderno.

SOLUZIONE CREATIVA

La storicità del brand è stata valorizzata con un design ispirato all’etichetta degli esordi, restituendo così all’ingrediente rabarbaro il ruolo di identificatore della marca, ruolo acquisito nel corso degli anni fino a diventare, nel vissuto del consumatore, tutt’uno con il nome del brand.
Rispetto all’etichetta originale sono stati razionalizzati gli elementi e gli spazi grazie a una significativa diminuzione di stemmi e medaglie che hanno così acquistato visibilità e importanza. Il descrittore di prodotto in basso è ora in lingua inglese, delimitato da due fasce d’oro. Con un tocco creativo la scritta Rabarbaro è stata ruotata maggiormente e insieme al logo (in alto) e al descrittore (in basso), forma la Z di Zucca, richiamando il celebre visual che per tanti anni ha caratterizzato la comunicazione del brand (una donna asiatica che forma una Z con il proprio corpo).

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